venerdì 17 giugno 2016

un viaggio solidale nel cuore dell'Africa in miniatura. Vieni con noi?

L’AFRICA in MINIATURA
Situato poco sopra l’equatore, il Camerun offre una molteplicità di paesaggi differenti, non riscontrabile in nessun’altro stato africano. A seconda della latitudine è possibile, infatti, trovare aridi deserti, estese savane o fitte foreste equatoriali. Per la sua posizione geografica, il Camerun può beneficiare di un clima variegato, a seconda delle regioni. Dal Nord al Sud del paese, il clima diventa da desertico e secco a equatoriale e umido. Questa particolarità, in aggiunta alla ricchezza linguistica e artistica, lo rende un paese a forte potenziale turistico, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “Africa in miniatura”.

Considerata la varietà culturale del Camerun, l’esperienza di nostri collaboratori  in ambito di mediazione culturale e la  conoscenza del territorio, il progetto COULEURS DU MONDE ha  pensato di avviare una rete di turismo solidale e responsabile che tocchi alcuni dei luoghi più interessanti del paese.
Nella nostra idea di turismo responsabile, il turista non è visto come colui che porta denaro ai grandi alberghi delle catene multinazionali, che lavorano a detrimento dell’economia e della bellezza del territorio, ma come colui che porta il suo contributo, partecipando socialmente ed economicamente alle attività del luogo, valorizzando il lavoro delle popolazioni autoctone. La vacanza responsabile comprenderebbe il soggiorno presso famiglie e comunità locali e l’organizzazione di attività creative e manuali, di natura sociale o artistica, contestualizzate da approfondimenti teorici.
In particolare, sfruttando un’ampia struttura ancora da ultimare, avremmo intenzione di creare una casa comune per gruppi di 6-8 persone, situata in un villaggio a 50 minuti da Yaoundé e in prossimità di una piantagione di cacao.

Durante il soggiorno, che potrebbe avere una durata compresa tra i 10 e i 15, intendiamo proporre:


Laboratori di cucina: l’alimentazione in Camerun è composta per lo più di piatti unici, a base di carne o pesce, con contorno di riso, banane plantain o pasta di manioca. Tutti i pasti sarebbero composti esclusivamente di piatti locali e prodotti di coltivazioni del territorio, preparati in cooperazione con gli abitanti del villaggio.


Attività di lavorazione del cacao con coltivatori del luogo:

il Camerun infatti ha piantagioni che garantiscono il 4,5% della produzione mondiale (la stessa percentuale del Brasile ma su un territorio decisamente più ristretto). La via dalle fave di cacao alle
tavolette del cioccolato che arrivano nelle nostre mani è lunga e intricata; intendiamo far conoscere questo percorso, nonché le spiacevoli condizioni economiche che lo caratterizzano.

Laboratori musicali e percussioni: nonostante in Europa la percussione africana più conosciuta sia il Djembé, tamburo originario dei paesi dell’africa dell’ovest (Senegal, Burkina Faso, Mali), il Camerun offre una varietà di percussioni (ognuno con i propri ritmi caratteristici), tra cui: mbeuu, nkul ed alcuni strumenti melodici come nvet e nbira. Il nostro scopo è portare a conoscenza i diversi ritmi che scandiscono la vita del villaggio e gli strumenti ad essi associati. Sarà possibile l’incontro con artigiani della vicina Mbalmayo per vedere come nascono questi strumenti e riflettere sulla possibilità di diffonderli nel mercato europeo nel rispetto del lavoro degli artigiani e con particolare attenzione al problema della deforestazione.


Non mancheranno le visite alle più importanti città vicine, come appunto Yaoundé, i suoi musei, la sua cattedrale, i suoi grandi mercati.


La seconda parte del nostro progetto di turismo solidale vedrebbe la sua realizzazione nella provincia dell’Ovest, territorio dei Bamoun, ancora fortemente legato alle tradizioni e con grandissime risorse artistiche.

Prima della colonizzazione del XIX secolo ad opera di Francia e Gran Bretagna, la nozione di stato non esisteva e gli abitanti erano organizzati in chefferies, a capo delle quali c’erano gli chefs, o sultani, con potere politico pressoché illimitato e, secondo le credenze, dediti alla stregoneria. Nel distretto occidentale, gli chefs sono ancora presenti e, insieme al loro corteo di mogli, figli e fidati seguaci (notables, o notabili), godono ancora di un notevole rispetto.
La provincia dell’Ovest ha inoltre un’importante tradizione artigianale e, al villaggio degli artigiani della piccola Foumban, è possibile visitare le fonderie, dove la lavorazione è ancora la stessa di secoli fa.
La visita alle chefferies, così come alle fonderie, sembra portare indietro nel tempo. La nostra idea è di organizzare soggiorni presso famiglie delle piccole cittadine dell’Ovest, con lo scopo di condividere, oltre alle normali attività quotidiane delle comunità locali, anche il grande lavoro artigianale e artistico che le caratterizza. Sarà possibile assistere e partecipare alla lavorazione del bronzo, del rame e del legno, al confezionamento dei tradizionali costumi e, grazie a laboratori di musica e danza, apprendere danze e ritmi propri di queste zone. Sono inoltre previste le visite alle chefferies ed ai molteplici musei storici e artistici presenti sul territorio.
Se siete arrivati a leggere fin qui significa che almeno un po’ il nostro progetto vi stuzzica e non possiamo che esserne contenti. 


STIAMO organizzando dal 12 agosto2017  al 27 agosto 2017 un VIAGGIO RESPONSABILE, se voi partecipare scrivici alla mail:couleursdumonde@hotmail.it

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